Lettori fissi

martedì 15 febbraio 2011

La "cicerchia"

Vi scrivo con il piccolo Nicolò in braccio: ha ancora la febbre!
Ieri hanno montato la porta nuova e non vi dico che macello; per fortuna è andato tutto bene anche perché c'era mio suocero a controllare i lavori.
Ovviamente, essendo un eccellente cuoco, abbiamo parlato di cucina e in particolare di legumi; ho scoperto che qui nel Salento si usa la cicerchia, un antico legume che a Brindisi ricordano solo le persone più anziane: ha una pellicola piuttosto coriacea anche lessata e un sapore dolciastro ma gradevole.

Ci sono due modi per mangiarla: in crema o alla brindisina.


Cicerchie alla brindisina
Si lessano le cicerchie dopo averle tenute in ammollo un'intera notte e si ripassano in padella con olio evo, cipolla rossa e peperoncino; vanno servite con fette di pane casereccio tostate.


Crema di cicerchie
Mettere in ammollo i legumi; lessarli con carote, sedano e cipolla e ridurre in crema con il passa-verdure in modo da togliere la cuticola esterna.
Fare inspessire la crema a fuoco dolce, servire con fette di pane casereccio tostate e un filo di olio evo.

Accompagnate con un piatto di foglie miste può diventare un piatto unico.


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